La Brexit e il mercato immobiliare
di Vittorio De Stasio
Degli importanti fondi immobiliari si sono trovati nella pressante necessità di bloccare i rimborsi agli investitori paralizzando così la propria attività in quanto far fronte alle richieste, con le vendite dei propri assets, era impossibile.
In questo momento, è possibile affermare che le prospettive nel medio periodo sono negative e le aspettative sui valori di mercato sono di una consistente riduzione dei valori che è trainata dal previsto trasferimento di Enti, aziende e relativo personale in altri paesi della UE.
Specularmente, il riposizionamento di coloro che lasceranno il Regno Unito impatterà positivamente su altri mercati…
In Germania i principali brokers e consulenti immobiliari operanti su Berlino, Francoforte e Monaco, segnalano già in questi giorni un significativo incremento di richieste di informazioni da parte di investitori internazionali, sia per il settore uffici che per quello residenziale. Tutto questo come diretta conseguenza della Brexit.
Per quanto riguarda il nostro Paese, anche per Milano sembra che stia crescendo l’interesse di fondi immobiliari internazionali i quali stanno cercando opportunità di investimento in particolare nel settore uffici e commerciale.
Per trasformare questo interesse in investimenti, e conseguente creazione di opportunità di lavoro e di tutto l’indotto che ne segue, penso che sia assolutamente necessario che si creino le migliori condizioni normative e fiscali per facilitare la scelta delle aziende a trasferirsi nel nostro Paese.
Il Sindaco di Milano si sta già mobilitando, infatti è andato a Londra ad avviare i primi contatti. L’esperienza accumulata con Expo, probabilmente, gli sarà di grande aiuto, ma è fondamentale che non sia lasciato solo e che anche il Governo e la Regione Lombardia si attivino e si coordinino con tempestività con gli stessi obiettivi.
Ci sono anche altri paesi tra cui Irlanda, Spagna, Olanda e Polonia che intendono attrarre chi lascerà il Regno Unito: penso che non basti avere idee e progetti per rendere appetibile l’Italia e Milano in particolare, ma occorre realizzarli con provvedimenti efficaci e, soprattutto, rapidi.